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Turismo Culturale e Divertimenti a Delphi

Il turismo a Delfi: Cosa fare e Cosa Visitare

Fin dalle sue origini Delfi è stata visitata da migliaia di greci che accorrevano da ogni città per consultare il celebre oracolo apollineo, ma anche per i giochi pitici, le competizioni del mondo antico più note dopo le Olimpiadi, e per le gare poetiche in onore del dio figlio di Giove nonché protettore della poesia, che si svolgevano nel santuario costruito nel VII secolo A.C.

Anche oggi la città è meta ambita di molti turisti e mantiene immutata la sua suggestione ed il suo splendore, a tal punto rinomanti che il sito archeologico ha meritato nel 1987 il riconoscimento ufficiale da parte dell'Unesco quale patrimonio dell'umanità.

La meta principale resta ancora oggi il tempio di Apollo, recinto sacro che ospita opere di inestimabile valore archeologico e storico, ma l'intero sito archeologico rappresenta una meta privilegiata per che desideri approfondire la conoscenza della Grecia Antica ed anche il percorso per giungere al santuario risulta suggestivo come pochi altri.

Si può infatti giungere al Tempio apollineo percorrendo la Via Sacra, che si inerpica lungo il pendio del monte Parnaso, lungo la quale si ergevano i tempietti (thesauroi) che raccoglievano le offerte donate alla città da parte di chi beneficiava del responso dell'oracolo nonché la decima parte del bottino delle battaglie che veniva portata in omaggio alla divinità, come nel caso del tesoro degli Ateniesi, costruito con il bottino di Maratona.

Purtroppo della maggior parte degli piccoli templi possiamo ammirare oggi solo le fondamenta ed immaginarne lo splendore, anche attraverso 2 thesauroi che sono stati ricostruiti: quello dei Sifni e quello degli Ateniesi che, fra le altre cose, ci permettono di percepire anche il gusto e l'artigianato peculiare di ogni poleis greca.

Al termine della lunga camminata sulla Via Sacra si può ammirare il santuario di Apollo con la caratteristica rampa d'accesso monumentale, tipica dei templi della Grecia centrale e del Peloponneso, e del quale si sono conservate 6 colonne doriche che si stagliano nel cielo blu della Grecia.

Nel Tempio periptero esastilo vi è poi il celeberrimo altare di Apollo con scolpite sagge sentenze, tra le quali la celeberrima "conosci te stesso", motto ripreso da tanti filosofi, in primis Socrate.

All'interno del recinto sacro vi è poi collocato il teatro ricavato nella roccia, la cui costruzione risale al IV secolo A.C. e beneficia di un'acustica tuttora perfetta; dietro di esso si trova il sentiero che conduce allo stadio, uno dei meglio conservati dell'Antica Grecia, posto a 645 metri d'altezza, nell'unico punto in cui fu possibile spianare un'area consona ad ospitare le gare atletiche che, insieme alle le corse degli aurighi e competizioni poetiche, costituivano il fulcro del programma dei giochi pitici.

La particolare posizione dello stadio e del teatro in un contesto sacro è spiegabile con la consuetudine di svolgere con cadenza quadriennale, come le Olimpiadi, competizioni di vario genere che venivano investite di connotazioni sacre, come nel caso dei giochi pitici ideati per celebrare la vittoria di Apollo sul Serpente Pitone, figlio della dea della terra Gea alla quale era dedicato in origine l'oracolo.

Impossibile non soffermarsi poi sulla celebre tholos rotonda, forse l'opera più utilizzata per simboleggiare Delfi, costituito da due anelli di colonne: 10 pilastri corinzi racchiuse da un peristilio di 20 colonne doriche.

Assai diffuso era il tempio di forma circolare, che simboleggiava perfezione e completezza attribuite alla divinità e naturalmente a Delfi il tempio costruito nel VI secolo celebra il protettore Apollo e venne costruito proprio nel luogo in cui si ritenevano fosse apparso il dio.

Infine si può visitare il Museo cittadino, situato fra la zona archeologica ed il paese, che ospita una eccezionale collezione di sculture e resti architettonici recuperati durante gli scavi, su una superficie totale di 2270 metri quadrati con 14 sale d'esposizione.

Mappa di Delfi

Fra le tante opere spicca l'auriga di Delfi, statua bronzea realizzata nel 470 A.C. che, in origine, comprendeva anche un carro trainato da una quadriga di cavalli. Si tratta di un'offerta posta nel tempio di Apollo, cui era stata dedicata dal vincitore di una gara di quadrighe, secondo la consuetudine assai diffusa di omaggiare la divinità protettrice durante i giochi pitici.

Nel Museo si può poi ammirare l'Omphalos, una copia romana della pietra che, seguendo la leggenda che fece di Delfi l'ombelico del mondo, avrebbe indicato il punto in cui si incrociò il volo delle aquile partite dagli estremi del mondo e accanto alla quale sedeva la sacerdotessa Pizia quando esprimeva gli oracoli.

La breve carrellata su Delfi è giunta al termine, né d'altra parte è semplice render conto a parole dello splendore dell'antica città che ha mantenuto la propria anima, nonostante la caratterizzazione di meta turistica e la conseguente creazione di adeguate strutture ricettive. La città propone soluzioni diverse per il pernottamento che spaziano dal campeggio al lussuoso albergo, passando per bed and breakfast e pensioni.

Per gustare la cucina greca, ci sono poi taverne e ristoranti tipici che offrono splendide viste a strapiombo su vallate ricoperte di ulivi. Per attrarre un pubblico sempre più vasto Delfi ospita anche locali notturni e casinò ed il museo, nel corso della sua più recente ristrutturazione, si è dotato di una nuova caffetteria e negozi di souvenir.

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